ll light drifting è una tecnica di pesca che sfrutta al massimo l’effetto della pastura per portare in mangianza i pesci.
Il light drifting prevede l’avvicinamento di pesce azzurro tramite pastura macinata o a pezzi (generalmente sardine fresche o decongelate).
L’azione di pesca si esegue innescando esca naturale con lenze leggere calate sulla scia di pastura, a galla o affondate, con dei piombini e, all’occorrenza, affondate con l’ausilio di galleggianti scorrevoli.
Questa tecnica di pesca non ha dei precisi canoni applicativi, tanto da potersi considerare un ibrido derivato da due tecniche quali il bolentino e il drifting, con ampi margini di personalizzazione nella sua attuazione, dalla realizzazione delle lenze alla scelta dei galleggianti, quando servono, dal metodo di pasturazione o le esche.
Nella pratica del light drifting le prede sono i pesci di branco sia di taglia ridotta come sgombri, occhiate, sugarelli, tanute, sia a pesci di maggior mole come palamite, dentici, pesce sciabola, ma anche lecce, ricciole, tonni alletterati ecc.
il light drifting si pratica prevalentemente all’ancora o avvalendosi di un motore elettrico in funzione di ancoraggio elettronico.
Le batimetriche più redditizie si aggirano tra i 20 e i 40 mt., con particolare attenzione per quella dei 30 mt. La presenza di gabbiani che cercano mangianza o posati sull’acqua possono indicarci un punto adatto all’ancoraggio.
L’utilizzo di un buon ecoscandaglio può aiutarci a trovare un buon punto, segnalandoci presenza di pesce a mezz’acqua.
La pasturazione è elemento fondamentale del Light Drifting e, se non eseguita correttamente, potrebbe addirittura essere controproducente alla pescata stessa.
Si può eseguire la pasturazione sia manualmente o affidandosi a prodotti adatti allo scopo. Se opteremo per la prima soluzione, dovremo tenere in considerazione che un pescatore sarà quasi totalmente dedicato alla pasturazione: una scia continua ed omogenea attirerà i pesci anche e soprattutto quando saremo in combattimento con una preda.
L’alternativa è affidarsi a trita sarde o getta sarde elettrici che, una volta caricati, potranno pasturare per noi in maniera impeccabile e soprattutto costante, anche quando tutti i pescatori a bordo saranno distratti da qualche allamata.
L’avvicinamento del pesce solitamente non è immediato. A volte si deve attendere anche 1 ora, ma, se siamo nella giusta stagione (da maggio a settembre, in particolare maggio, giugno e luglio), l’arrivo di branchi di pesce è quasi garantito e, se pasturiamo con le giuste accortezze, rimarrà sotto la barca fino al termine della pescata.
Praticare il light drifting significa anche scegliere un’attrezzatura adeguata, si utilizzano canne da almeno 3,5 – 4 metri con mulinelli caricati di trecciato (o nylon), che fuoriesca fluidamente in modo che l’esca possa posizionarsi in maniera naturale in corrente. La canna dovrà essere morbida ma allo stesso tempo energica, in modo da ammortizzare le fughe dei pesci più grandi e contrastare le furiose frizionate dei pelagici